Video celebrazione apertura 300° della morte di Montfort

tomba montfort

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Malawi: 300 anni dalla morte di san Luigi Maria di Montfort

La statua di Montfort in ebano

La statua di Montfort in ebano del lebbrosario di Utale

Inizia oggi, 24 maggio 2015, per la Famiglia Monfortana, con la Solennità della Pentecoste, la celebrazione dei 300 anni di San Luigi da Montfort. Una ricorrenza che vede la partecipazione in tanti angoli del mondo di religiosi e laici che si ispirano alla spiritualita’ monfortana verso una riscoperta di un carisma che si incarna in tempi e luoghi sempre nuovi.

San Luigi da Montfort, missionario della Bretagna in Francia si trova ora di casa in tanti continenti dove i Missionari Monfortani, le Suore della Sapienza e i Fratelli di san Gabriele hanno portato il suo spirito che ripete il Totus Tuus che era cosi’ caro a Papa Giovanni Paolo II. In Malawi la presenza missionaria risale al 1901 e ha visto oltre 300 missionari presenti in questi anni. Il Malawi è diventato cosi’ cattolico e conta milioni di fedeli tra i 17 milioni di abitanti.

Come icona di questo anno tre centenario abbiamo ritrovato la statua di San Luigi da Montfort che i lebbrosi di Utale avevano posto nella loro chiesa. Qui si radunavano alle cinque del mattino quando suonava la tromba della preghiera e il grande lebbrosario che contava fino a 500 lebbrosi si riversava nella chiesa. Scolpita nel legno di ebano, durissimo, l’immagine del missionario che aveva portato fin sulle sponde del fiume Rivirivi, una casa che li accogliesse e tanta carità che li rendesse persone non più scacciate dai villaggi, racconta la severita’ della malattia, il dolore di chi si trascinava su moncherini senza più mani e piedi per chiedere la guarigione. Una statua che racconta del passato, e che parla di un impegno per oggi a salvare la lebbra della corruzione e di tante malattie ancora troppo presenti come la malaria, il colera, l’AIDS… che crescono proprio sulla denutrizione e la fame di tanta parte del Malawi.

Ricomincia così a Pentecoste la missione che nel dono dello Spirito Santo ha il suo inizio. Riprende slancio anche lo spirito di San Luigi da Montfort nei suoi missionari in Malawi e nel mondo.

p. Piergiorgio Gamba – Malawi

Celebrazioni di apertura a St-Laurent

23 maggio1Sabato 23 maggio – Celebrazione presieduta dal Superiore Generale, Santino Brembilla, con molti concelebranti. Si è voluto ricordare in particolare i primi voti dei Fratelli di San Gabriele, in quella Pentecoste 1715. Le bandiere di ben 33 Paesi hanno reso visibilmente la loro forte presenza oggi nel mondo. Momento particolarmente commovente è stato il ricordo dei Martiri, quelli della Guerra civile di Spagna e quelli più recenti. La basilica colma della presenza dei Fratelli di San Gabriele, con i professori, gli alunni e gli ex-alunni. Gioioso canto finale del Magnificat.

24 maggio224 maggio3Domenica 24 maggio. Tutto ha avuto inizio quando dal balcone della basilica è risuonata una tromba ed è stata bandita la solenne notizia, proclamando il testo dell’Epigrafe scritta un tempo sulla tomba di Montfort. Si è poi formata una processione dietro le reliquie di Montfort: Figlie della Sapienza, Fratelli di San Gabriele, Missionari Monfortani, Associati laici; con le bandiere dei Centri regionali dell’Opera dei Pellegrinaggi monfortani a Lourdes. Infine, il Vescovo di Luçon, Alain Castet, con i suoi due Vicari generali.

24 maggio4La celebrazione ha avuto diversi momenti distinti:

  • Saluti iniziali dei tre Superiori Generali della Famiglia monfortana.
  • Ascolto di Montfort – Proclamazione di alcuni brani dagli Scritti di Montfort, conclusi con il brano del Vangelo di Matteo: “Andate, ammaestrate le nazioni…” (Mt 28, 16-18). Omelia del Vescovo.
  • Montfort nella storia di oggi. – Alcune testimonianze: da Giovanni Paolo II, e poi una Figlia della Sapienza, un Fratello di San Gabriele, due Laici, un Missionario monfortano.

La celebrazione è durata due ore, intercalata da canti e una danza. La basilica popolata da tanti fedeli discepoli di san Luigi Maria di Montfort. La festa è continuata poi in una sala comunale.

Da St-Laurent – Servizio speciale di padre Efrem Assolari

Così muore un santo: «Sono tra Gesù e Maria»

Basilica 02Montfort arriva a St-Laurent, nella diocesi di La Rochelle, all’inizio del mese di aprile del 1716 e comincia la missione parrocchiale le domenica delle Palme. Grandet, primo biografo di Montfort, scrive solo otto anni dopo la morte del santo e ha potuto, quindi, incontrare numerosi testimoni oculari. Ci svela, così, alcuni particolari dell’avvenimento.

«[Montfort] Era talmente spossato e affaticato dagli impegni apostolici, e ancor più dalle penitenze con le quali affliggeva continuamente il suo corpo, da ammalarsi molto gravemente. Siccome, come suo solito, era coricato sulla paglia, il suo confessore l’obbligò per obbedienza a prendere un materasso. Essendo la sua malattia, che durava da sette giorni, più forte di tutti i rimedi somministrati, si rese conto che era giunta la sua ultima ora. Chiese i sacramenti della penitenza, del viatico e dell’estrema unzione, che ricevette con grandi sentimenti di pietà. Si fece legare delle piccole catene di ferro ai piedi, alle braccia e al collo, volendo morire come aveva vissuto, schiavo di Gesù vivente in Maria. Prese nella mano destra il crocifisso che aveva portato con sé da Roma, al quale il Santo Padre il papa aveva applicato l’indulgenza plenaria, e mise nella mano sinistra la statuetta della Santa Vergine che abitualmente portava sempre con sé. E, una dopo l’altra, baciava con tenerezza queste immagini, invocando Gesù e Maria».

In un piccolo borgo le notizie corrono veloci! Gli abitanti di St-Laurent si raccolgono davanti alla porta della sua stanza nella locanda del “Leccio” e chiedono di poter entrare per ricevere la sua benedizione.

«Come sentì il brusio, ne chiese il motivo. Glielo dissero e lui pregò quanti erano accanto a lui di lasciarli entrare. Appena nella camera, si misero tutti in ginocchio, per chiedere la sua benedizione, piangendo e singhiozzando. Allora M. Mulot suo confessore gli disse: “Benediteli con il vostro crocifisso, sarà Gesù Cristo che li benedirà e non voi”. Lo fece. Essendo la stanza troppo piccola per contenere tutti, bisognò lasciarli entrare gli uni dopo gli altri, per tre volte. Allora Luigi Maria raccogliendo le forze che gli rimanevano, si mise a cantare due strofe di un cantico della missione: “Andiamo, miei cari amici, Andiamo in Paradiso; qualunque cosa si guadagni in questi luoghi, Il Paradiso vale di più!”».

Montfort sembra per un momento assopirsi, poi si risveglia tutto tremante e fremente, e grida:

«Invano tu mi attacchi. Sono tra Gesù e Maria. Sono giunto al termine: è finita, non peccherò più!».

Montfort spira verso le otto di sera. È il 28 aprile 1716. Ha quarantatre anni, due mesi e ventotto giorni. L’autore della piccola vetrata raffigura questo momento. Montfort morente tra Gesù che gli indica il cielo, e Maria che l’accoglie con la sua mano materna. A fianco del letto, in ginocchio. il padre Mulot, suo confessore e collaboratore, e il fedele fratel Maturino, con le mani sul viso, in lacrime. Sulla porta gli abitanti di St-Laurent e sullo sfondo l’antica chiesa di St-Laurent. Che questo anno giubilare ci aiuti a riscoprire sempre di più san Luigi Maria e soprattutto a riscoprire i suoi preziosi insegnamenti per vivere la nostra vita cristiana.

Inizio del 3° centenario della morte di Montfort

St.-Laurent: Basilica di san Luigi Maria di Montfort

Domenica 24 maggio 2015, Pentecoste! Alle ore 15.00, nella Basilica di St-Laurent-sur-Sèvre si apre l’Anno del 3° Centenario di Montfort. Alla celebrazione di apertura saranno presenti: Mons. Alain CASTET, vescovo di Luçon, P. Santino BREMBILLA, superiore generale dei Missionari Monfortani, Sr. Louise MADORE, superiora generale delle Figlie della Sapienza e Fratel John KALLARACKA, superiore generale dei Fratelli di San Gabriele. Si uniranno a loro numerosi membri delle tre congregazioni monfortane, persone legate alla famiglia monfortana, fedeli delle parrocchie dove Montfort è passato, predicando il Vangelo del Regno e la vera devozione a Maria.

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La celebrazione sarà trasmessa via internet sul sito della Diocesi di Luçon. Per vedere clicca sul logo a fianco.