«Che guardi, passante?
Una fiamma spenta,
un uomo
che il fuoco della carità ha consumato,
che si è fatto tutto a tutti,
Luigi Maria Grignion de Montfort.
Se t’informi della sua vita,
nessun’altra è stata più pura;
per la penitenza, nessun’altra più austera,
per lo zelo, nessuno più ardente,
per la devozione a Maria,
nessuno meglio di lui è stato simile a s. Bernardo.
Sacerdote di Cristo, ha imitato la vita, di Cristo
con la Parola ha predicato ovunque il Cristo;
infaticabile, non si è riposato che nella tomba.
È stato il padre dei poveri,
il difensore dell’orfano,
la riconciliazione dei peccatori.
La sua morte gloriosa è stata simile alla vita:
come ha vissuto, così è morto;
maturo per Dio, è partito per il cielo.
Morì il 28 aprile
nell’anno del Signore 1716,
all’età di 43 anni».(Epitaffio di san Luigi Maria de Montfort)
Archivio mensile:aprile 2018
Mons. Tonino Bello: maestro di vera devozione a Maria
In occasione del 25esimo anniversario della morte di monsignor Tonino Bello, venerdì 20 aprile 2018, papa Francesco si recherà in visita pastorale ad Alessano (Lecce), paese natale di don Tonino e luogo dove la sua tomba è meta di pellegrinaggi, e a Molfetta (Bari) dove il “vescovo del grembiule” ha esercitato il suo ministero episcopale.
Don Tonino ha sperimentato che Maria è «colei che ci mostra la via della santità e ci accompagna», come ha scritto papa Francesco nella recente Esortazione apostolica Rallegratevi ed esultate, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo (cfr. n. 176).
Don Tonino è stato ed è un profondo maestro di devozione a Maria, in particolare con il suo libretto “Maria, donna dei nostri giorni”, nel quale in 31 colpi di pennello tratteggia il posto decisivo che Maria ha nel mistero di Cristo, della Chiesa e di ciascuno di noi.
Ancora oggi, il respiro mariano di don Tonino, lontano dai comuni luoghi devozionali e vicino all’esperienza di tutti, apre tanti cuori ad accogliere Maria nella propria esperienza di fede, in obbedienza al volere testamentario di Gesù: “Figlio, ecco tua madre”.
Per preparare l’evento e volendo “accompagnare” papa Francesco nella sua visita, possiamo invocare Maria, attingendo alle parole provocanti e dense dell’amore filiale di don Tonino per lei:
Maria donna in cammino: provoca in me il rifiuto definitivo della poltrona e delle pantofole.
Maria donna del vino nuovo: regalami un cuore traboccante di gioia e di letizia.
Maria donna del silenzio: stabilisci il mio domicilio nella contemplazione di Dio.
Maria donna del servizio: prestami il tuo grembiule preparato a Nazareth e mai dismesso.
Maria donna vera: strappami le plastiche facciali che sfregiano l’immagine di Dio.
Maria donna del popolo: abolisci in me ogni traccia di privilegio e annullane anche il desiderio.
Maria donna che conosce la danza: fa’ di me un rigo musicale su cui ognuno possa cantare la sua vita.
Maria donna elegante: donami un sorriso per ogni gesto di amore.
Maria donna dei nostri giorni: depenna eventuali rimpianti del passato, perché renda già presente il futuro.
Maria donna dell’ultima ora: affretta il mio passo verso il fratello che mi attende, verso il Cristo che mi precede, verso il Padre pronto ad accogliermi nell’Amore dello Spirito.
Annunciazione: l’estasi di Dio!
Accogliendo l’invito del Padre di Montfort, nella solennità dell’Annunciazione onoriamo e imitiamo l’ineffabile dipendenza che il Figlio di Dio ha voluto avere da Maria, per la gloria del Padre e per la nostra salvezza… ringraziamo Dio per aver scelto Maria come sua degnissima Madre. Estasiati … contempliamo l’estasi di Dio:
L’Altissimo è disceso fino a noi in maniera perfetta e divina per mezzo dell’umile Maria, senza nulla perdere della sua divinità e santità…
L’Inafferrabile si è lasciato prendere e contenere in modo perfetto dalla piccola Maria, senza nulla perdere della sua immensità…
L’Inaccessibile si è accostato, si è unito strettamente, perfettamente, anzi personalmente alla nostra umanità, per mezzo di Maria, senza nulla perdere della sua Maestà…
Infine Colui che È volle venire in mezzo a ciò che non è, perché ciò che non è diventi Dio o Colui che È. Questo egli ha fatto in modo perfetto dandosi e sottomettendosi interamente alla giovane Vergine Maria, senza cessare di essere nel tempo Colui che È da tutta l’eternità. Così, pur essendo un nulla, noi possiamo divenire simili a Dio con la grazia e la gloria, per mezzo di Maria, offrendoci a lei in modo così perfetto e totale da non essere più niente in noi stessi, ma tutto in lei, senza timore di ingannarci.
Montfort, Trattato della vera devozione a Maria, 157